PUBBLICO NON E’ SOLO LO STATO

Il futuro del nostro Paese dipende dall’investimento nel capitale umano 

Il 14 aprile 2015 si è svolto presso il   Teatro della Società di Lecco il convegno pubblico promosso da “Lecco fa scuola” in occasione del 10° anniversario della sua nascita sul tema “SCUOLA LIBERA, SCUOLA PUBBLICA: PER UN FUTURO MIGLIORE”.
Oltre a genitori e insegnanti, hanno risposto all’invito moltissime autorità civili e numerosi rappresentati delle associazioni più importanti del territorio. La serata è stata aperta dalla lettura da parte di Mons. Maurizio Rolla di un contributo approfondito appositamente scritto per l’occasione dal Card. Angelo Scola. 
Il primo intervento è stato poi di ANNAMARIA POGGI, Presidente Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, che all’interno di un’approfondita analisi dell’articolo 33 della Costituzione e della sua importanza storica per lo sviluppo del nostro Paese ha però sottolineato la necessità “che si sviluppi un sistema integrato stato-privato affinchè la scuola possa avere un futuro. Pubblico non  è ma soprattutto non può più essere solo lo Stato” . 
“Lo Stato non riesce più a sostenere la spesa necessaria a garantire una scuola di qualità” ha ribadito LUISA RIBOLZI Docente di Sociologia dell’Educazione: “occorre abbattere il pregiudizio ideologico che impedisce di vedere che finanziare un sistema misto si traduce in un risparmio e non in un aggravio di spesa. Ovviamente estendere il concetto di pubblico non vuol dire che lo Stato perda il controllo, anzi! Liberandolo dalla gestione diretta, lo Stato può garantire una migliore qualità dell’educazione, controllando la programmazione, la valutazione e la ricerca per migliorare le pratiche attuali”. 
Molto apprezzato l’intervento di LUIGI BERLINGUER che con grande entusiasmo e convinzione ha insistito sul fatto che “bisogna impegnarsi contro la pretesa dello Stato di gestire il processo educativo nella società attuale e, peggio, futura; processo che tende a diventare life long learning”. L’ex ministro ha poi ricordato che “la scuola ha innanzitutto il compito di soddisfare al meglio il bisogno di conoscenza che è intrinseco in ogni uomo attraverso prassi che stimolino sia il logos, il ragionamento, che la creatività. Di qui l’importanza del partire sempre dall’esperienza, dell’attenzione al rispondere alla curiosità dei bambini e dei ragazzi e dell’insegnamento dell’arte, esempio di come l’uomo sappia trasformare la realtà e quindi creare innovazione. A questo livello possiamo arrivare solo attraverso una diversificazione che diventi spunto reciproco di emulazione, non attraverso il controllo statale. La scuola deve inoltre immergersi nella società, entrare in rapporto con il mondo del lavoro, fonte preziosa di cultura”. 
“La direzione verso la quale dobbiamo andare per una scuola migliore è evidente” ha concluso PLINIO AGOSTONI, Presidente della Fondazione don Giovanni Brandolese promotrice del progetto “Lecco fa Scuola”: “occorre da una parte impegnarsi per superare la mentalità arretrata che impedisce di compiere questi passi, dall’altra l’invito di Lecco fa Scuola al nostro territorio è quello di farci tutti promotori di iniziative tese a creare nessi, rapporti e idee che, per contagio, portino alla realizzazione di una scuola libera, pubblica per un futuro migliore”. 
 
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