LICEO SCIENTIFICO OPZIONE DELLE SCIENZE APPLICATE

Questo corso di studi, nato come variante del Liceo Scientifico tradizionale, trova il proprio obiettivo sintetico nella formazione di capacità progettuali. L’attività di laboratorio, per la quale il piano di studi prevede ampio spazio, offre ai ragazzi la concreta occasione di esplorare una realtà complessa ma interpretabile, conoscibile e manipolabile: si impara facendo, sbagliando e correggendosi, allo scopo di comprendere sempre più – anche mediante simulazioni al computer – la realtà fenomenica che si impone a chi la osserva.

La realtà sotto forma di problema diventa così l’oggetto prevalente dello studio quotidiano; in questo modo lo studente è spinto a trovare soluzioni originali, grazie anche all’uso intelligente dei potenti mezzi offerti dalle nuove tecnologie.

Il laboratorio di progettazione, attivato come peculiarità didattica originale del Liceo Leopardi, costituisce il momento paradigmatico della specificità del corso di studi. Le discipline matematico-scientifiche forniscono il supporto metodologico indispensabile alla crescita delle capacità progettuali. Le discipline umanistiche infine, cui è riservato lo spazio proprio della tradizione liceale italiana, garantiscono un’ampiezza di vedute e di risorse linguistiche, logiche ed estetiche, indispensabili alla maturazione di personalità consapevoli e critiche, contro il pericolo di una specializzazione precoce ed asfittica. 

Lo sbocco universitario più adeguato è costituito dall’ampio ventaglio delle facoltà con spiccato orientamento tecnologico. 


Laboratorio Tecnologico

Il laboratorio è finalizzato a meglio comprendere le applicazioni delle nozioni apprese nelle materie teoriche, a sviluppare un metodo di lavoro efficiente e a prendere visione dei diversi ambiti lavorativi contemporanei.

Il metodo passa attraverso un lavoro su:

MOTIVAZIONE: il laboratorio aiuta a scorgere il legame tra ciò che si studia e le proprie esperienze;

SCOPO: educa ad analizzare il punto di partenza e le proprie capacità e a porsi degli obiettivi concreti e realizzabili nell’immediato, nel medio e nel lungo periodo;

TEMPO: insegna a pianificare la durata delle proprie attività e a rapportare il lavoro svolto non solo con i risultati ottenuti ma con il tempo impiegato;

CONCENTRAZIONE: allena questo stato insegnando ad ignorare gli stimoli esterni inutili al raggiungimento dell’obiettivo prefissato;

ASCOLTO: se pensiamo che la maggior parte del tempo a scuola è dedicata all’ascolto, ottimizzare e implementare questa capacità significa migliorare i risultati utilizzando meno tempo.

Durante l’attività di laboratorio non si parla di lezioni, ma di “commesse”; non si è studenti, ma “collaboratori”. Si programma ogni seduta di laboratorio con un ordine del giorno nel quale sono presenti gli obiettivi della singola seduta. Ogni collaboratore impara ad interfacciarsi con il committente producendo una soluzione che interpreti le richieste pervenute. L’attività svolta ha una tempistica predefinita ed è caratterizzata da un’analisi preventiva e consuntiva. 


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