SE LA CHIESA NON OPERA NON E’ INCONTRABILE 

Più di 100 persone non sono volute mancare all’incontro al Liceo con suor Marcella Catozza, missionaria della Fraternità Francescana ad Haiti, organizzato dall’Associazione “Amici Scuole Scola Kolbe Leopardi”. 
L’amicizia tra gli alunni del Liceo e la religiosa dura ormai da tre anni: la suora ha conquistato il cuore dei ragazzi e loro hanno risposto con l’organizzazione di una raccolta fondi che ha permesso la costruzione di un asilo. 
Un dono enorme per i poveri di Waf Jeremie, bidonville tra le più degradate e pericolose del mondo dove, grazie alla presenza di suor Marcella già presente a Port-au-Prince dal 2005, è nato il Vilaj Italyen, che ha già dato casa a 122 famiglie. Il Vilaj comprende anche un poliambulatorio, una casa di accoglienza per 60 bambini e una scuola che apre ogni giorno a 450 alunni dalla quale, ne è convinta la religiosa, “usciranno persone che si implicheranno nella realtà fino a cambiarla”. “L’amicizia con suor Marcella è nata in un modo del tutto imprevisto- racconta Pietro Bonaiti, alunno del Liceo Scientifico G.Leopardi- Una sera su proposta della prof.ssa di Storia e Filosofia Laura Bellelli siamo andati ad un incontro dove era stata invitata suor Marcella. Da lì è nato il desiderio di fare qualcosa per contribuire alla sua opera e ormai sono tre anni che ci teniamo in contatto costante”. 
Alla domanda sul perché abbia deciso di restare ad Haiti anche dopo le minacce della bande armate in cerca di denaro e l’uccisione di un suo stretto collaboratore, suor Marcella risponde: “Se andiamo via noi, questa gente dove può guardare per conoscere Cristo e la Chiesa? Se la Chiesa non opera non è incontrabile”. Numerose sono le difficoltà che ha dovuto e deve continuare ad affrontare la suora, che però ha raccontato che “si può guardare ogni circostanza, anche la più difficile, come un caso o come vocazione: o la persona e la circostanza che hai davanti sono un problema da risolvere oppure sono un’occasione che ti è donata. Così come la fatica e la stanchezza che ti spingono a riprendere le ragioni per cui fai le cose”. 
E questo, ha concluso suor Marcella, non vale solo ad Haiti.
 
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